Tanti articoli sono nati per indurre ad accorgersi che c'è qualcosa che non fila, hanno la funzione della scintilla, mirano ad accendere un piccolo fuoco.
Qui non si ha la pretesa di insegnare la verità, o di insegnare l'unica via giusta da percorrere... Qui si segnala la possibilità, qui si prova ad evidenziare i condizionamenti, i pregiudizi che guidano la nostra vita e ci tengono legati a questa realtà, ci impongono dei limiti... In quanto noi stessi valutiamo questi condizionamenti come dogmi assoluti, pietre salde e inamovibili. Lungi dal considerarli limitanti e deformanti delle nostre percezioni o possibilità li eleviamo a certezze, non crediamo in una determinata cosa, la sappiamo: non crediamo che un oggetto lasciato nel vuoto cade a terra, lo sappiamo!
Quanto scritto in questo blog può risultare spesso come un qualcosa di utopico, irrealizzabile, sarebbe bello ma...
E' in questo modo che continuiamo a rimanere invischiati nei nostri condizionamenti, nelle nostre false certezze.
Ma per manifestare i miracoli nella nostra vita non dobbiamo credere che sia possibile come spesso ci è stato insegnato, NO!Nella parola credere è insito il dubbio:"credo di aver lasciato la borsa a casa tua.." esprime un dubbio, la borsa potrebbe essere a casa tua oppure no, non ne sono sicuro... Allo stesso modo dire "credo che posso guarire" nasconde al suo interno in maniera inconscia il dubbio. Nessuno dice "credo che se lasci andare quell'oggetto cadrà", tutti dicono "se lasci andare quell'oggetto cadrà" la differenza sembra piccola ma è immensa, è la differenza che passa tra credere una cosa e sapere una cosa: sapere una cosa rende quella cosa certa, credere una cosa lascia aperta la possibilità che non sia vera...
Sapere quindi, non credere, non credo che sia così (esprimo il dubbio) ma è così (esprimo la certezza)...
Certo questi sono solo piccoli accorgimenti linguistici di poco conto, quello che conta è ciò che sentiamo davvero nel nostro intimo... Ma noi gente moderna non abbiamo un grande rapposrto con il nostro intimo, fatichiamo ad entrare in comunicazione con esso, complici i condizionamenti creati ad arte per rendere sempre più distante la nostra mente dal nostro corpo, la nostra coscienza dal nostro spirito; per questo anche questi piccoli accorgimenti possono diventare utili per aprire la strada: pronunciando la parola credere mandiamo al nostro inconscio un segnale di dubbio ( e quante volte lo facciamo in un giorno, tantissime, diciamo "credo che piova oggi", "hai fatto tutto bene?""credo!","le cose che cerchi sono in quel cassetto...Credo.", "credo di piacerle" in tutte queste frasi non esprimiamo certezze ma anzi sottolineiamo un dubbio..); quindi come possiamo pensare di riuscire a credere veramente nel profondo a un qualcosa se mandiamo segnali di dubbio al nostro inconscio?
Detto questo il problema principale diventa ilseguente, per credere/sapere siamo condizionati ad aver bisogno di prove, per credere a fondo in una cosa in modo tale da saperla, da trattarla come un qualcosa di scontato, abbiamo bisogno di un riscontro che ci dimostri che tale cosa è vera: ogni giorno vediamo che lasciando un oggetto esso cade a terra, quindi formiamo dentro di noi una credenza ben radicata, sappiamo che un oggetto lasciato cade a terra, è scontato perchè ogni giorno ne abbiamo la prova... Tutto questo ci limita al massimo (vedi anche post fede).
Ed ecco infine il paradosso:
Come sempre solo noi, nella nostra intimità possiamo aprire la porta e iniziare il viaggio...
E ricordiamoci tutti che
3 commenti:
Ciao Amos,
Complimenti...
e lo ribadisco: COMPLIMENTI
Questo testo mi ha lasciato a bocca aperta.
Per il modo, per il momento, per la sincronia. Per il fatto semplice e schietto di dir-lo.
Grazie Hacker...
e lo ribadisco GRAZIE : )
MAI CREDERE a personaggi religiosi e politici, del passato presente e futuro, solo a inventori e scienziati seri che ci fanno la vita piu' comoda. MAGO PROF SILVA
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