"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei." Oracolo di Delfi

Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!
Grazie a chiunque vorrà lasciare un commento!




mercoledì 24 marzo 2010

Parlando di politica...

5 commenti
Tra poco ci saranno le elezioni regionali, si è chiamati a scegliere, a votare per il partito preferito…
Come al solito nei bar e nelle piazze si sentono i soliti discorsi del tipo: “Dovrebbero andare tutti a casa”, “ Ci vorrebbe una bella rivoluzione..” e anche “ Se arrivasse uno che volesse cambiare veramente le cose, io lo voterei subito…” Oltre a questi discorsi di base si aggiungono poi tutti i discorsi legati alla stretta attualità politica presentata dai telegiornali.
C’è anche chi invita a non votare, prospettando in questo un cambiamento positivi, un’occasione per rivoluzionare tutto e ottenere quindi condizioni di vita migliori…
Beh in tutto questo non posso fare a meno di vedere il criceto che corre sulla sua ruota
Come al solito ci si spinge sempre solo dove la strada è ben battuta, cercando soluzioni in questo ambito, senza osservare quello che succede un po’ più in là…
Discutiamo su chi sia il candidato migliore, siamo circondati da informazioni ,(il più delle volte pilotate), su questo o quello e crediamo veramente che trovando la persona giusta le cose potrebbero andare come desideriamo… Indossiamo tutto il giorno il nostro caro paraocchi gentilmente fornitoci dal sistema che ci controlla e continuiamo a credere che il governo che eleggiamo possa fare qualcosa, continuiamo a credere che il governo abbia poteri che in realtà non ha, ( in quanto le decisioni che contano vengono prese in seno al parlamento europeo e il governo si deve adeguare…), continuiamo a pensare che siano tutti ladri, ma in fondo ci fidiamo di loro, intimamente vogliamo crederci, ci interessiamo a ciò che dicono, agli insulti che si muovono l’un altro alla ricerca del meno peggio per poterlo scegliere e seguire…
La piramide di controllo che ci sovrasta è molto ben organizzata ed è orchestrata in modo che noi non vediamo il grande problema che ci opprime, ma solo sottoproblemi derivati dal primo: fino a quando sussiste il primo problema è impossibile eliminare i sottoproblemi, essi si riformeranno sempre…
Ma quale è questo grosso problema che ci affligge?

martedì 23 marzo 2010

Finito o infinito? -- L'illusione del tempo --

4 commenti
Nel post  "finito o infinito?" abbiamo parlato degli  apparenti limiti che ha la nostra penna...
Possiamo fare lo stesso discorso anche con il tempo: ogni secondo che passa può essere diviso in una quantità infinita di "sottosecondi", ogni secondo è formato da infinite parti..
Per piccole che siano, quanto tempo ci metterebbero a scorrere infinite parti di tempo? Sì, la risposta è infinito! Per piccole che siano, infinite parti di tempo per passare ci metterrebbero un tempo infinito.. Ma un secondo può essere diviso in infinite parti ,(es. o,2 sec. 0,22- 0,222-0,2222-0,22222- etc fino all'infinito),quindi ecco di nuovo il paradosso: un secondo per passare ci mette un tempo infinito! Quindi il tempo per come lo conosciamo NON ESISTE! E' solo ILLUSIONE!


Tutto questo può smontare le nostre certezze sulla realtà che ci circonda, ci mostra in modo matematico la realtà, superando attraverso i numeri i limiti che il linguaggio ci impone. Il risultato è chiaro e forte, ma siamo tanti abituati a vedere le cose in modo ristretto, che quando sentiamo queste cose non ci destabilizzano più di tanto, le mettiamo automaticamente nella sezione della nostra mente con etichetta "curiosità", senza darci troppo valore, continuando a fare ciò che stavamo facendo, come se niente fosse, perchè ci sono cose da fare, non c'è tempo per queste "curiosità" inutili!

I numeri fanno parte di ciò che ci circonda, possono descrivere la realtà in maniera molto più profonda di quello che può fare il linguaggio, in quanto il linguaggio è basato su ciò che vediamo, sulla nostra percezione limitata della realtà: se il nostro linguaggio risulta essere limitato per descrivere la realtà, allora di conseguenza ci risulterà difficile anche solo pensare determinate cose, in quanto per pensare usiamo il linguaggio... Tutto questo contribuisce a tenerci rinchiusi nella gabbia, se non abbiamo le parole per descrivere cosa c'è al di fuori di essa allora non ne parleremo e quindi ci adatteremo alla gabbia, proprio come succede a tutti ogni giorno, ci concentriamo sulla gabbia, sul suo interno e non ci interessiamo di ciò che c'è fuori, in quanto lo riteniamo qualcosa di inarrivabile, inconcepibile, in fin dei conti inutile...
Viviamo ogni giorno persi nell'illusione della "realtà",troppo indaffarati per osservare, valutare ciò che ci smaschera quest'illusione.. e anche se troviamo il tempo di osservare, valutare, releghiamo il tutto a livello di curiosità, continuando a vedere i nostri problemi quotidiani senza accorgersi che essi fanno parte dell'illusione, come tutto il resto...

L'infinito nel palmo della mano e la vita in un milionesimo di secondo, questa è la realtà che si può descrivere attraverso la matematica, questa è la realtà che và al di là del linguaggio, questa è la realtà che ci circonda, dove tutto è infinito e il tempo non esiste, una realtà che è celata dal velo dell'illusione,illusione  limitata dai limiti che noi stessi le mettiamo... La vera realtà è, stà a noi prenderne parte... Il tempo non esiste, ogni attimo è infinito  e anche il tappo della tua penna è infinito!!

sabato 20 marzo 2010

Persi...

4 commenti

Se un giorno ci svegliassimo all’interno di un bagno della metropolitana di Parigi, senza avere la più pallida idea di come ci siamo finiti, in preda ad una amnesia totale cercheremmo come prima cosa di ricordare perlomeno il nostro nome, dove abitiamo, quali sono i fatti successi nella nostra vita, quali sono le persone che conosciamo e quali no etc. In una parola cercheremmo subito di capire chi siamo…
I ricordi potrebbero non riaffiorare e quindi usciremmo da quel bagno in preda al panico, alla pazza ricerca di qualcosa che possa dirci qualcosa di noi, che possa farci ricordare chi siamo: la nostra priorità assoluta sarebbe quella di dare una risposta alla domanda: “chi sono?”.
Questa condizione di amnesia potrebbe anche durare anni, durante i quali continueremmo a indagare, a cercare, per rispondere a quella domanda  che non ci darebbe pace…

Ebbene ognuno di noi in quella condizione porrebbe come priorità assoluta la risposta alla domanda “chi sono?”, non importerebbe la difficoltà, la mancanza di una traccia, l’apparente impossibilità di dare la  risposta,  quella domanda rimarrebbe sempre in primo piano nella nostra mente…

Certo, nessuno di noi è vittima di una amnesia , tutti ci ricordiamo il nostro nome, dove abitiamo, conosciamo le nostre abitudini,il nostro lavoro, i nostri amici… Ma chi siamo? In realtà non lo sappiamo, sappiamo cosa facciamo solitamente, ma non abbiamo idea di chi siamo, di cosa siamo, del perché siamo qui, di cosa è tutto quello che ci circonda… Nonostante questo però non ci domandiamo mai chi siamo, ci accontentiamo della definizione che tutti si danno, che ci si è sempre dati: “sono Giorgio, vivo a Modena, lavoro in quella fabbrica, mi piace andare in bici e conosco Luigi, Paolo e Giacomo” Questa è la definizione che ci diamo per convincerci di sapere chi siamo, tutti si definiscono a questo modo, quindi perché porsi troppe domande?
Tornando all’esempio della metropolitana, quello  che facciamo è uscire dal bagno, osservare che tutti dicono di essere di Parigi e di conseguenza convincerci che sì, anche noi siamo di Parigi, “che senso ha cercare, sono di Parigi per forza, qui tutti dicono di esserlo…”

Ci è stato insegnato a definirci sulla base di quello che ci circonda, difficilmente cerchiamo di definirci sulla base di quello che siamo, sulla base di ciò che è dentro di noi… Un muro di pregiudizi e condizionamenti ci impedisce di vedere ciò che siamo veramente.. Ma quello che risulta più preoccupante è che non proviamo neanche a indagare un pochino per scoprire chi siamo, ci adattiamo a quello che ci circonda, facciamo ciò che và fatto e spegniamo quella voce dentro di noi che dice:”Chi sono?”

Finito o infinito?

0 commenti
                                                                                                 
Prova a prendere un qualsiasi oggetto, una penna per esempio, ha una sua lunghezza e un suo spessore, occupa uno spazio ben definito, si può affermare senza timore che è un qualcosa di ben limitato: finito.
Ora si sente spesso dire che la matematica non è un'opinione, ebbene, la matematica dice che quella penna è sì compresa tra due punti ma non è per niente finita, è formata da infiniti punti, non ha limite...
Come infiniti punti, saranno tanti, non infiniti... No sono proprio infiniti, abbiamo un punto per esempio a 1 millimetro dalla punta, un altro a 2 millimetri, ma ce ne è uno anche a 1,5 millimetri, e un altro a 1,6, ma ancora ce ne è uno a 2,55 e un altro a 2,555... Si potrebbe continuare così all'infinito aggiungendo numeri dopo la virgola... Questo dimostra matematicamente che la penna che vediamo ben delimitata nello spazio è in realtà formata da un insieme infinito di punti: INFINITO!
C'è da perderci la testa, eppure per costruirla basta una quantità ben definita di plastica...
Questa cosa sfugge al nostro cervello, diventa un paradosso incapibile: come può una quantità finita essere formata da una quantità infinita di parti? Ci sembra impossibile, la realtà di cui abbiamo esperienza ci insegna che non è possibile.. La stessa realtà però ci insegna anche che la matematica non è un'opinione, viene definita la scienza perfetta... Ebbene, la scienza perfetta ci descrive qualcosa che và al di là della nostra ragione, qualcosa che dimostra quanto le nostre conoscenze sulla realtà siano limitate a ciò che vediamo e tocchiamo, qualcosa che dimostra che in ogni oggetto che ci circonda si nasconde un mondo infinito, per noi sconosciuto e inconcepibile... Alla luce di questo, forse è il caso di iniziare a provare a vedere le cose di ogni giorno con occhi diversi, con occhi che non giudicano le cose sulla base di ciò che hanno sempre visto, di ciò che gli è stato insegnato a vedere, con occhi nuovi, aperti che cercano una visuale completa, che non si accontentano di vedere il mondo solo da una prospettiva...
Se la penna è infinita allora le cose non sono proprio così come sembrano... Questo apre un mondo, la matematica in questo caso ci aiuta a capire che ciò che ci sembra impossibile, insensato può essere vero..
La penna non ha limiti, siamo noi che crediamo li abbia, allo stesso modo anche noi non abbiamo limiti, siamo solo convinti di averne!

mercoledì 17 marzo 2010

Un pò di informazione...

0 commenti
Penso che il libro scaricabile gratuitamente cliccando quì     meriti attenzione, 800 pagine sulla cura del cancro, scritte dal Dott. Nacci.
"mille piante per la cura del cancro senza chemio" questo il titolo: una denuncia al sistema sanitario e tanta informazione sul cancro e sulle possibili cure cosidette alternative...

Informazioni utili e importanti, che diventano ancora più importanti se al contempo accresciamo la nostra consapevolezza, la conoscenza che abbiamo di noi stessi, esplorando la nostra vita, trasformando così il problema, il muro che si para dinnanzi in un gradino su cui salire...

In poche parole tutte le informazioni che fornisce questo libro prendono vita, se le inseriamo in una visione globale, se non ci limitiamo ad esse ma le inseriamo come pezzo in un puzzle: il puzzle della nostra vita, il puzzle della nostra visione!




Come sempre questo post non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi! Buona esplorazione!

lunedì 15 marzo 2010

Possibilità infinita

0 commenti
"Non è quello che vidi che mi fermò
È quello che non vidi
Puoi capirlo, fratello? É quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne
C'era tutto
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non fiìniscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio."

A.Baricco "Novecento"

Con 88 tasti infinite musiche, non sono i tasti infiniti ma chi li suona... l'apparenza inganna, cerchiamo al di là dell'apparenza, dello scontato... Da un qualcosa di apparentemente limitato può scaturire qualcosa di illimitato...
C'è di che meditare!

martedì 9 marzo 2010

Pensieri sul razzismo..

7 commenti
Leggendo il post "cosa sono le parolacce" ci possiamo accorgere come si possa essere razzisti anche senza rendersene conto... Durante la nostra giornata facciamo svariati atti di razzismo e neanche ce ne accorgiamo!
La società che ci circonda poi è intrisa di ipocrisia e ci parla di razzismo, condanna il razzismo ma allo stesso tempo dimostra di essere profondamente razzista..
Se per esempio allo stadio vengono fatti cori contro un giocatore nero del tipo "nero di m--da" subito scatta la polemica per razzismo, se invece a un giocatore bianco vengono fatti cori del tipo " tua madre è una putt--a" o "sei un torinese di me--a" nessuno dice nulla...
Beh in entrambi i casi chi fa il coro ha come intento quello di insultare il giocatore, con insulti che possano essere il più fastidiosi possibile per lui.
Quindi perchè in un caso si grida al razzismo e all'altro no? Secondo il mio parere il vero razzismo è proprio questo, evidenziare tantissimo un insulto fatto a un giocatore nero e passare tacitamente quello ugualmente grave fatto al giocatore bianco: tutto ciò evidenzia che chi grida allo scandalo razzismo vede nel giocatore nero qualcosa di diverso, lo ritiene in qualche modo inferiore e quindi bisognoso di difesa dall'esterno..
In effetti dire "nero di me--a" o "torinese di me--a" è comunque un insulto razzista, teso a isolare quel determinato gruppo di persone ritenuto inferiore.
Dal momento che riteniamo il primo più grave del secondo diventiamo razzisti, ritenendo i neri diversi dai torinesi!

Quante sfacettature il razzismo eh?

La realtà, la vita è illusione?

0 commenti
Questa affermazione può essere commentata in vari modi, a seconda di dove si spinge la propria visione:

Livello 1
la nostra vita è illusione, la realtà che vediamo è una illusione, una illusione orchestrata da chi controlla il mondo, in modo che non possiama vedere ciò che viene fatto di male ogni giorno nel mondo dalle stesse persone che dicono di voler combattere il male: Intorno a noi è stata costruita l'illusione di vivere in un paese democratico, l'illusione che l'occidente sia il buono che combatte i cattivi per portare la pace, l'illusione che il sistema sanitario, le industrie farmaceutiche si adoperino ogni giorno per la nostra salute e non per il loro portafogli, l'illusione che Obama sia diverso da Bush,l'illusione che esistano guerre giuste, l'illusione che l'America sia la patria della libertà,  l'illusione di vivere in un mondo libero che invece è controllato da una ristretta elite...

Livello 2
La nostra vita è una illusione, nel corso dei millenni l'elite che controlla il mondo: il sistema ha plasmato le menti delle persone, inserendo in esse montagne di pregiudizi, condizionamenti, convinzioni del tutto sbagliate: ci illudiamo di conoscere noi stessi, la realtà che ci circonda ma in effetti non conosciamo nulla.. Conosciamo ciò che qualcuno vuole che conosciamo e basta.. Conosciamo ciò che è necessario conoscere per diventare una docile pecorella che fà di tutto per rimanere nel gregge.. Inconsapevole della sua vera natura..Abbiamo dimenticato e abbiamo dimenticato di aver dimenticato.. Ancora una volta viviamo nella convinzione di essere liberi, di poter decidere cosa fare o cosa non fare senza nessuna interferenza esterna.. ma questa è pura illusione.. Crediamo di conoscere i nostri limiti, di conoscere ciò che è giusto o sbagliato, crediamo che nulla possa esistere intorno a noi oltre a ciò che vediamo e tocchiamo, crediamo che davanti a determinati problemi non possiamo fare niente... ILLUSIONE...

Livello 3
La nostra vita è una illusione: tutto ciò che sappiamo di noi stessi,

Responsabilità del proprio corpo...

5 commenti
Se dobbiamo costruire una struttura architettonica particolare ci rivolgiamo a un architetto o un ingegnere in modo che ci faccia un progetto realizzativo, se l'ingegnere a cui ci riferiamo per primo dice che tale struttura non è possibile costruirla, molto probabilmente ci rivolgeremo a un altro, alla ricerca di un ingegnere più bravo, con una conoscenza in più che gli permetterà di trovare la soluzione che cerchiamo, se durante questa ricerca un nostro amico appassionato di architettura con conoscenze molto approfondite sul tema ma non laureato, ci propone una possibile soluzione al nostro problema, probabilmente gli daremo ascolto dicendo:" Oh è proprio bravo, non si è laureato, ma è così appassionato della materia che ne sà spesso e volentieri di più di un laureato..."

Allo stesso modo facciamo  se la nostra auto non funziona bene, o se la lavatrice non funziona, cerchiamo un professionista che ci risolva il problema, e se il primo non ci riesce, o ha lavorato male, ci rivolgiamo a un altro alla ricerca di uno bravo, che finalmente ci risolva il problema in modo esemplare, e se un nostro amico o conoscente si offre di risolverci il problema, in quanto appassionato a tali problematiche ben venga, anche se non è un professionista...

Questo per dire che qualunque professionista, dal meccanico all'avvocato, è sempre valutato in base al suo lavoro, in base ai risultati che ottiene, ai problemi che risolve. Il suo operato può essere sostituito da una persona non qualificata ufficialmente se quest'ultima risulta essere più brava a risolvere il problema.
Se una  persona qualificata dice che un determinato problema non è risolvibile, se teniamo alla risoluzione di tale problema  ci rivolgeremo subito a un altra persona qualificata, mettendo in dubbio la preparazione della prima, e se qualcuno di non qualificato si proporrà di risolvere il problema , lo lasceremo fare, e in caso di riuscita metteremo in dubbio la preparazione di tutte le persone qualificate contattate prima...

Quanto descritto avviene per tutti i professionisti... Tranne che per i medici, certo alcune persone mettono in dubbio ciò che gli viene comunicato dal medico, ma la maggioranza delle persone pende dalle sue labbra e prende ogni sua parola come oro colato, come se tutti coloro che studiano medicina fossero dei geni infallibili, come se ogni dottore conoscesse ogni cosa della medicina...

mercoledì 3 marzo 2010

Pubblicità istituzionale per il trattato di Lisbona

1 commenti
Chi guarda la televisione avrà sicuramente già visto questo spot
Non vi sembra che sia perlomeno improbabile come messaggio? Ora non voglio scrivere sul trattato di Lisbona, mettendo così in luce quanto questo spot sia lontano dalla realtà.,
Mi vorrei piuttosto soffermare su quanto questo spot sia inutile, progettato per un pubblico inconsapevole e soprattutto facilmente manipolabile in quanto pone molta fiducia sui messaggi che riceve dal mezzo televisivo, in particolare se essi presentano l'effige del governo...

Questo spot non fornisce alcun tipo di informazione sul trattato di Lisbona, riempie le orecchie di chi guarda di false speranze, mira a ottenere consenso dal cittadino, mira a far credere al cittadino che le cose stanno andando per il meglio, che ha votato proprio bene, che chi ha il potere si adopera ogni giorno per il suo bene: "Non preoccupatevi, oggi nasce una nuova Europa,  piena di pace e libertà,  non ascoltate chi la critica, vivete nel miglior mondo possibile..."

Lo spot inizia presentando una famiglia felice, una musica delicata e rilassante, sorrisi a tutto spiano, i genitori stanno giocando con il loro bambino.. Chi guarda si sente trasportato, comunque entra in uno stato più tranquillo (considerando che è uno spot televisivo, questo effetto è ancora maggiore in quanto quando si guarda la televisione per più di pochi minuti, si entre in uno stato di semi ipnosi, dove si è molto più suscettibili ai messaggi inviati dallo schermo..), lo spot continua, viene mostrata la mappa dell'Europa e intanto la mamma mette il figlioletto a letto, il tutto contornato da parole rassicuranti, materne: tutto ciò porta a ricreare nello spettatore l'atmosfera dimenticata di quando era bambino e la mamma lo portava a letto facendolo sentire sicuro; a questo punto il bambino viene messo nel lettino e la telecamera si sofferma su di lui, in modo da creare sempre più tenerezza , in modo da suscitare nello spettatore sentimenti sempre più materni, voglia di mamma, di protezione.. E' a questo punto che si arriva alla svolta, la scena finora vista da fuori si trasforma, dallo schermo vediamo il punto di vista del bambino: la nostra impersonificazione in lui è ultimata, lo spettatore ora vede la mamma e il papà che lo sovrastano come succedeva quando era bambino: questa visione voleva dire sicurezza quando eri bambino, e ora tu sei lì, con la mamma e il papà che ti guardano e ti dicono che andrà tutto bene, che il tuo futuro sarà splendido, pieno di libertà e occasioni... Infine i due genitori escono dalla stanza spegnendo la luce e lo spettatore segue tutta la scena sempre dalla prospettiva del bambino: " Non ti preoccupare, dormi tranquillo, pensiamo a tutto noi" Questo è il messaggio che i due genitori mandano al loro figlioletto, questo è il messaggio che lo spettatore oramai completamente impersonificatosi nel bambino riceve... I due genitori se ne vanno, chiudono la porta, non è importante che tu sappia cosa stanno andando a fare, sono i tuoi genitori, non ti farebbero mai del male...
Tutto questo spot ha un messaggio principale: " Non ti preoccupare, non ti porre domande, pensiamo a tutto noi, stai tranquillo..."

Ora, in questo blog parliamo di visione globale, non è necessario che ognuno faccia una analisi approfondita dello spot, l'importante però è accorgersi, vedere che c'è qualcosa che non funziona, e penso che ogni persona, se sposta leggermente il paraocchi che gli è stato imposto possa accorgersi che qualcosa non và vedendo tale spot.. Sembra la pubblicità delle merendine... Sembra di vedere certe scene di film di fantascienza dove monitor sparsi ovunque comunicano alla popolazione che và tutto bene, comunicano incessantemente messaggi di propaganda mentre l'evidenza dei fatti descrive esattamente il contrario, quando si guardano tali film quasi si crede impossibile che tanta gente venga così manipolata in quanto si ha una visione globale del film, non si è parte di quella gente, da un punto di vista più ampio si vede la verità e si ritiene stupida quella gente dentro al film che non si accorge di quello che gli avviene intorno; Dentro di noi pensiamo sia impossibile che succedano cose così nel mondo vero, "noi non siamo mica così stupidi.." E invece è proprio ciò che stà succedendo, davanti ai nostri occhi.

Dove viviamo?, Cosa è il sistema? sono due post adatti per provare ad aprire un pochino gli occhi su quello che ci stà intorno...

Visione globale significa vedere al di là dei condizionamenti, dei pregiudizi e delle convinzioni che ci sono state instillate nel corso dei secoli.. Ogni cosa può essere vista con una visione più ampia, allargare la nostra visione il più possibile anche sulle piccole cose ci aiuta ad avvicinarci sempre più alla vera visione globale che comprende livelli molto più elevati del mero livello fisico...



Interessante (a tratti quasi comico)  video sul trattato di Lisbona 


Come sempre questo post non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi! Buona esplorazione!
  
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...