"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei." Oracolo di Delfi

Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!
Grazie a chiunque vorrà lasciare un commento!




giovedì 18 febbraio 2010

Cosa sono le "parolacce"?

6 commenti
In realtà le parolacce sono solo un modo diverso di chiamare le cose, puoi dire che hai defecato oppure puoi dire che hai ca**to, puoi dire prostituta oppure puoi dire tr**a.

La differenza stà nel fatto che le prime vengono ritenute corrette, le altre volgari.
Perchè questo? Semplicemente i termini definiti volgari (le parolacce) sono quelli che sarebbero parlati da chi è inferiore in termini di classi sociali.

un tempo le persone meno colte, i contadini dicevano "guarda quella mer*a" per indicare un escremento in quanto il termine che descriveva quell'oggetto (l'escremento ) per loro non poteva essere nient'altro che "mer*a", in quanto non ne conoscevano altri.
Dal momento che vengono forgiati nuovi termini, magari più precisi, più scientifici etc, chi se ne impossessa dimostra di sapere di più, chi dice escremento è sottinteso conosca anche la parola mer*a, ma si esprime con la parola più recente per sottolineare la sua superiorità nei confronti di chi non conosce questa parola.
Questo meccanismo era molto importante un tempo quando l'accesso alla cultura era più difficile e quindi ci si teneva molto a far vedere di sapere, a distinguersi un pò dalla massa dei contadini, è quindi da quì che nasce il disprezzo per chi parla con parole diciamo semplici o vecchie, comunque con parole comuni del popolo, nascono da quì le parolacce che in realtà sono solo un modo per comunicare un significato.

Per concludere non sono le parole che sono volgari ma magari possiamo considerare

mercoledì 10 febbraio 2010

Urinoterapia: il nostro corpo questo sconosciuto...

19 commenti
Vi siete mai chiesti per quale motivo, alla maggioranza delle persone, faccia schifo prendere in bocca la propria saliva? Mi spiego meglio: ognuno di noi ha in ogni momento in bocca della saliva, se ne sputiamo un po' in un bicchiere però ci fa schifo rimetterla in bocca...

Una cosa molto simile avviene per il sangue, a molte persone fa schifo l'idea di leccarsi una ferita, l'idea di ingoiare il proprio sangue...

Ogni liquido, ogni muco secreto dal nostro corpo ci fa schifo: ci fa schifo la nostra saliva, il sangue, il cerume, le caccole del naso, il sudore, l'urina e le feci...

Proviamo in generale ribrezzo per ognuna di queste cose secrete dal nostro corpo, quando in realtà solo una di queste è un vero e proprio rifiuto: le feci (qualcuno potrebbe osservare che anche l'urina è un rifiuto ma di questo ne parlerò più avanti..).

Per quale motivo tutto ciò? Il motivo non può che nascondersi nel fatto che in realtà odiamo il nostro corpo, siamo stati addestrati, programmati,(dal sistema)  ad odiare il nostro corpo, in modo da distaccarci da esso in maniera sempre più marcata...
In modo da renderci sempre più dipendenti dai farmaci, deboli, inconsapevoli delle potenzialità del nostro corpo, pronti a denigrare ogni cosa che esso produce, in maniera di vergognarci per ogni cosa che esce dal nostro corpo ( che sia cerume, moccolo, un rutto, un colpo di tosse, uno starnuto per non parlare dell'urina e delle feci..).
In realtà non ci sarebbe niente di cui vergognarsi: è del tutto naturale urinare, defecare, starnutire, ruttare etc. Diventa una cosa di cui vergognarsi nel momento in cui ogni persona ritiene che ciò che esce dal proprio corpo sia una cosa schifosa, e questo può avvenire solo quando ogni persona odia il suo corpo, il suo contenuto e le sue “produzioni”..
Niente esce dal nostro corpo che prima non sia stato inserito attraverso il cibo,

mercoledì 3 febbraio 2010

Grande fratello... Metafora della realtà?

5 commenti
Grande  fratello, un programma che tutti bene o male conoscono, un programma che in qualche modo attira molte persone...

Cosa succede nel G.F.?
Un gruppo di ragazzi vengono  rinchiusi in una casa da dove non possono uscire (pena la squalifica dal gioco): una sorta di gabbia, di prigione...
Questi ragazzi vivono per alcuni mesi in questa gabbia, il pubblico li osserva nelle loro liti, nei loro amori, in tutte le loro vicende...

Ma cosa fanno questi ragazzi?
Litigano, trovano problemi per cose ridicole (viste da fuori), spettegolano uno dell'altro, si parlano dietro, si innamorano per odiarsi poco dopo, si annoiano, arrivano a comportarsi come se il mondo esterno non esistesse, e tutta la realtà fosse limitata alla loro gabbia...
L'esempio più ecclatante di questo tipo di comportamento lo si ha quando uno di loro è costretto a uscire, deve abbandonare il gioco perchè è così che ha decretato il televoto, si possono osservarescene isteriche, pianti, come se il ragazzo in questione stesse per morire...
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