"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei." Oracolo di Delfi

Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!
Grazie a chiunque vorrà lasciare un commento!




lunedì 29 novembre 2010

Natale e il problema dei regali

Questa la definizione che trovo sul vocabolario della parola natale...

"Natale: solennità liturgica dell'anno cristiano, in cui si ricorda la natività di Gesù Cristo, il 25 dicembre."

Quattro giorni prima di natale il sole tocca il suo minimo durante il solstizio di inverno: abbiamo la notte più lunga dell'anno accoppiata con il giorno più corto dell'anno... Per i successivi tre giorni (22-23-24) il sole appare come fermo (Solstitium significa “Sole fermo”), fino al 25 dicembre giorno in cui il sole ricomincia ad alzarsi leggermente sull'orizzonte, è in questo giorno che gli antichi festeggiavano la rinascita del sole in un ciclo infinito che sostiene tutto ciò che è...
Nell'antica Roma ci si scambiavano luci (candele accese, torce..) a simboleggiare la rinascita del sole, il ritorno della luce, l'inizio del cammino che porterà poi al solstizio d'estate giorno in cui il sole domina le tenebre: è probabilmente da questa antica usanza che deriva la consuetudine di scambiarsi doni per natale...
Da un punto di vista più cristiano, vengono scambiati doni a simboleggiare il più grande dono che Dio poteva fare e cioè donare suo figlio per l'umanità...

Queste sono un pò le origini della consuetudine dello scambio di doni per natale (certamente ne possono esistere anche altre provenienti da altre culture, ma tutte in qualche modo collegate al solstizio d'inverno).

Simbolicamente il solstizio d'inverno rappresenta l'apice dell'introspezione, un ritorno nelle profondità di noi stessi dopo
la fine dell'estate periodo molto attivo vissuto più che altro all'esterno di noi stessi, caratterizzato da progetti che si realizzano, attività fisica, calore. Il solstizio d'inverno al contrario è caratterizzato da calma, contemplazione dei progetti realizzati, ritiro in se stessi nell'attesa della rinascita, simbolicamente il giorno del solsistizio si accende in noi la nuova fiamma che brucerà poi intensa la prossima primavera ed estate. E' un momento delicato in cui muore l'anno vecchio per dare spazio al nuovo anno, tra l'altro l'anno vecchio è simboleggiato anche da babbo natale: il vecchio che dispensa doni, nel caso dell'anno vecchio doni di saggezza dati dall'esperienza...
(Per approfondire un poco la simbologia delle varie feste del calendario consiglio il libro Feste pagane)


Quanto descritto è figlio però di un mondo ormai dimenticato, oggi non abbiamo tempo di rallentare, di guardarci dentro, oggi dobbiamo correre, lavorare a più non posso, organizzare, controllare, non notiamo nessuna differenza tra un periodo  e un altro tranne il fatto che accendiamo il riscaldamento...

Ed è in questo modo che un periodo di introspezione, di calma, di unione fraterna ( anche perchè no per scaldarsi...), si trasforma  in una grande organizzazione, un grande stress, perchè dobbiamo fare dei regali, dobbiamo fare finta di essere allegri anche se magari dentro di noi siamo incazzatissimi, dobbiamo comportarci in un determinato modo perchè a natale si fà così...

Ora, non voglio dire che sia sbagliato scambiarsi doni, essere allegri, stare tutti insieme, dico che diventa sbagliato quando lo si fà senza volerlo fare, quando ci si veste della peggior ipocrisia, facendo regali a questo o a quello solo per evitare che questo o quello
parlino male di noi o peggio per metterlo in difficoltà in quanto egli potrebbe non aver preparato nessun regalo per noi...

Quanto siamo bravi a complicarci la vita... Se non facciamo un regalo a un nostro amico abbiamo paura che egli ci rimanga male o che pensi male di noi, se lo facciamo risulta essere per noi uno stress, si trasforma in una cosa da fare per forza, dobbiamo pensare cosa regalare e non ci viene in mente niente e tutto questo trasforma un regalo che starebbe a simboleggiare l'amicizia che ci lega in un atto spoglio pieno di ipocrisia: fare un regalo a qualcuno dovrebbe essere un momento di gioia, un qualcosa di vissuto bene dall'inizio alla fine, dall'idea di cosa regalare fino alla consegna del pacco, senza nessuna costrizione data dalla consuetudine...

Consuetudine che ci porta a valutare il livello di amicizia che può intercorrere tra noi  e un'altra persona sulla base di ciò che questa persona ci ha o non ci ha regalato per natale...

Succede anche di ricevere un regalo da qualcuno per cui non si era preparato niente ed ecco che ci sentiamo in dovere di contraccambiare: questo comportamento sottolinea che noi crediamo che chi ci ha fatto quel regalo lo abbia fatto per ricevere qualcosa in cambio e non in modo disinteressato... Questo è qualcosa su cui riflettere!

Può succedere che in gruppo di amici ci si scambi dei doni di natale, e può succedere che qualcuno ne riceva meno di qualcun altro: questo, in un mondo senza ipocrisia sarebbe un qualcosa di normale, semplicemente ai vari amici sarebbero venute in mente meno idee per un regalo a questa persona e quindi questa persona avrebbe ricevuto meno regali non perchè meno amata, ma semplicemente per mancanza di idee in quel momento; probabilmente questa persona riceverà molti più regali l'anno prossimo: semplice! E invece no! Non può essere così semplice, perchè qualcosa vuole che le nostre vite siano piene di problemi fittizzi, immaginari , creati ad arte, ed ecco che la nostra autostima viene bombardata ogni giorno, abbiamo bisogno continuamente di conferme dall'esterno, abbiamo bisogno continuamente di conferme che siamo nel giusto, che andiamo bene, che siamo accettati... ed ecco: giunge il natale, dove consuetudine vuole che ci si scambino regali; ricevo un regalo in meno rispetto agli altri, quindi inizio a pensare che qualcuno dei miei amici ha  deciso di uscire dalla consuetudine e non mi ha fatto il regalo... Avendo come tutti l'autostima molto bassa inizio a pensare che evidentemente non gli piaccio molto, che gli altri sono sicuramente migliori di me in quanto hanno ricevuto più regali... Poi inizia la fase di difesa, così come ci è stata insegnata, inizio a pensare che non sono io sbagliato, sono i miei amici che sono stronzi, sono loro che non capiscono un cazzo, e intriso come sono di ipocrisia non esprimo liberamente i miei assurdi pensieri, anzi continuo a comportarmi come se niente fosse ma mi lego al dito ogni cosa, costruendo così una trama, una mappa basata sul rancore dove posiziono i miei amici in cerca del meno peggio, perchè in fondo, ormai l'ho capito, pensano sempre solo tutti a se stessi: l'amicizia non esiste...

Tutto questo a causa di un regalo, a causa di una consuetudine, tutto questo perchè semplicemente uno o due amici hanno deciso di uscire da questo circolo di consuetudini limitanti e iniziare a fare ciò che sentono, tutto questo a causa della nostra pessima autostima, tutto questo perchè siamo convinti, ci hanno convinto, che nessuno agisce con sincerità, alla luce del sole, che tutti hanno comunque un secondo fine, ci vogliono far capire qualcosa tra le righe etc. Eppure sarebbe tanto semplice!

Succede così che ci si incontra tra amici a scambiarsi regali " di facciata", più o meno simili per tutti , per evitare di urtare la sensibilità di questo o quello, poi magari ci si trova "in segreto" con uno o l'altro per dargli un altro regalo che volevamo fare a questa persona, ma meglio che gli altri non lo sappiano altrimenti... Farciamo la nostra vita di complotti inutili, mascheriamo ogni cosa per qualcos'altro, ci creiamo problemi che non esistono...

Ed ecco che un periodo all'insegna della pace, della tranquillità, dell'amicizia viene trasformato in un grande problema: non sia mai che qualcuno di noi non riceva un determinato numero di regali, non sia mai che facciama un torto a qualcuno, o perlomeno non sia mai che se ne accorga... IPOCRISIA! E' così che il sistema continua a tenerci in pugno anche nei momenti in cui siamo portati naturalmente a stare più vicini, a condividere di più ciò che abbiamo e ciò che pensiamo, inserendo nella nostra società consuetudini, modi di pensare, pregiudizi che non fanno altro che mettere zizzania tra di noi, utili solo per dividere, e un popolo diviso è un popolo debole, è un popolo atto a essere controllato!

Questo natale possiamo fare un regalo vero a tutti i nostri amici, a tutti i nostri parenti: possiamo liberarci dell'ipocrisia, possiamo affrontare questo periodo in modo rilassato, senza l'obbligo di fare regali, organizzare questo e quello. Facendo ciò che più sentiamo, senza porci troppi problemi. Quest'anno possiamo fare come gli antichi romani, possiamo portare un pò di luce ai nostri amici, ai nostri parenti, e un sorriso, un abbraccio  che viene dal cuore, libero da ipocrisia,porta molta più luce che un regalo  del valore di centinaia di euro!

Il mondo và in una direzione, ma ai comandi ci siamo noi... E' tempo di rimetterci a guidare!

Buon natale a tutti!

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