"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei." Oracolo di Delfi

Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!
Grazie a chiunque vorrà lasciare un commento!




domenica 9 maggio 2010

L'abbandono della gabbia...

In questo video vi sono le capre di mio fratello, per 12 anni sono rimaste chiuse nel recinto,sono nate lì dentro, gli veniva portata l'erba di cui avevano bisogno, hanno sempre avuto da bere e un posto dove andare al riparo.. Però non erano libere, non erano libere di mangiare l'erba che più desideravano, di correre in spazi aperti, di sdraiarsi su un manto erboso.. La loro vita, dalla prospettiva esterna, risultava essere limitata all'interno di quel recinto, ma per loro era tutto ciò che si poteva avere, nascendo all'interno di quella gabbia, per loro rappresentava tutto, quello che stava al di là della rete era solo un qualcosa da guardare, ma mai avrebbero pensato di uscire da quella gabbia.. Per loro quella che noi vediamo come una gabbia risultava essere il mondo, il massimo della libertà. Quando questa gabbia è stata aperta, quando è stata data la possibilità a queste capre di uscire, di assaporare la vera libertà, di vivere davvero, esse sono risultate molto dubbiose, vedevano quante cose buone da mangiare c'erano, quanto era bello, ma arrivate sulla soglia, arrivate all'uscita dalla gabbia tentennavano, avevano paura e ritornavano all'interno, ritornavano nella loro casa, consapevoli che all'interno della loro gabbia non avrebbero mai avuto tutto quello spazio e tutta quell'erba, ma comunque restie ad abbandonarla, restie ad abbandonare un luogo che bene o male le aveva fatte campare per tutta la loro vita...
A un occhio esterno questo comportamento risulta stupido, dall'esterno si gode di una visione globale sulla situazione e si vedono benissimo le limitazioni all'interno della gabbia e l'abbondanza all'esterno, soprattutto si vede la gabbia: le capre dall'interno non vedono la gabbia, ma vedono la sicurezza, vedono tutto il  loro mondo, vedono il luogo in cui bene o male hanno vissuto, e non hanno idea che sia una gabbia limitante, questo le tiene ancorate al vecchio e le trattiene dal riversarsi nel campo aperto, pieno di cibo da scegliere liberamente...
La gabbia per loro non è una cosa limitante ma è la sicurezza, il quieto vivere.. Ci vorranno alcuni giorni perchè si abituino alla nuova situazione e allarghino la loro visione in modo da vedere la gabbia in cui vivevano come tale e iniziare quindi ad assaporare la vera libertà...

Quelle capre erano in quella gabbia da 12 anni... Noi viviamo intrappolati in una gabbia limitante da generazioni e generazione: tutto intorno a noi ci dice che questa gabbia è tutto ciò che si può desiderare, ci viene insegnato che per vivere bisogna fare questo e quello e sperare che le cose vadano bene, un po come le capre che per mangiare sapevano che dovevano belare forte e sperare che qualcuno gli portasse qualcosa, adattandosi a quello che gli veniva portato..
Ma la porta è aperta, e per mangiare non c'è più bisogno di belare forte e sperare, ora si può ottenere quello di cui si ha bisogno, le porte sono aperte sull'abbondanza, basta solo aprire gli occhi, vedere la gabbia e uscirne...
Quando la gabbia delle capre è stata aperta, nessuno poteva convincere le capre ad uscire, era una cosa che dovevano decidere da sole, e fino a quando non si sono rese conto dell'opportunità che gli si presentava hanno continuato a stare nella gabbia...
Siamo attaccati a questa realtà, anche quando non ci piace, perchè in fondo bene o male si tira avanti, ci si lamenta spesso che le cose che non vanno, ma raramente smettiamo di belare per imboccare la via verso l'uscita e mai abbiamo il coraggio di lasciare le nostre sicurezze, sicurezze che se potessimo vederle da una prospettiva più ampia, scopriremmo essere limiti, le scopriremmo formare una gabbia intorno a noi...
Ora come quelle capre possiamo decidere di imboccare la via verso l'uscita e iniziare a vedere le cose più in grande, più ci allontaneremo dalle nostre sicurezze e più vedremo la gabbia che prima non pensavamo neanche esistesse.. Oppure possiamo decidere di rimanere all'interno della gabbia, ma a questo punto non avrà più molto senso lamentarsi, belare brontolando per le cose che non vanno come vorremmo... La via è aperta e ognuno può percorrerla, ognuno a suo modo, essa ci porta all'uscita della gabbia, lungo un percorso in cui si abbandoneranno le vecchie sicurezze fino al passo finale in cui le vecchie sicurezze saranno del tutto abbandonate, e in quel momento, nel momento in cui non avremo più niente, allora avremo tutto: non avremo più niente dal punto di vista della gabbia, ma avremo tutto dal punto di vista più allargato, dal punto di vista dello specchio ! BUON VIAGGIO!

3 commenti:

Dave ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=RdnvhsPsjA4
carina la gabbia (ikea)

Amos B ha detto...

Bello il link Dave :)
La si può dorare fin che si vuole ma una gabbia rimane sempre una gabbia!

Dave ha detto...

Ah, mentre sto guardando le partite del mondiale ti invio questo altro bel post... attinente alle caprette e la loro gabbietta bucolica:
http://brunotto588.blog.espresso.repubblica.it/il_linguaggio_dimenticato/2010/05/perch-non-riusc.html
Sul serio, vorrei scrivere di + ... ma credimi, sono molto preso dai mondiali... a proposito, quanto costano ora le vuvuzelas??? ^_^
A bientot

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