È quello che non vidi
Puoi capirlo, fratello? É quel che non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne
C'era tutto
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non fiìniscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio."
A.Baricco "Novecento"
Con 88 tasti infinite musiche, non sono i tasti infiniti ma chi li suona... l'apparenza inganna, cerchiamo al di là dell'apparenza, dello scontato... Da un qualcosa di apparentemente limitato può scaturire qualcosa di illimitato...
C'è di che meditare!
Nessun commento:
Posta un commento