"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli Dei." Oracolo di Delfi

Questo blog non vuole convincere nessuno, non contiene la verità assoluta...
é solo un punto di vista, una collina, dalla quale ammirare il panorama: la collina non fornisce nuovi occhi per guardare, ma solo un punto sopraelevato, diverso dal solito, dal quale guardare il panorama con i propri occhi!
Grazie a chiunque vorrà lasciare un commento!




lunedì 30 maggio 2011

Le quattro realtà...

6 commenti
Qui  sotto un breve estratto dal libro "Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle torri gemelle" di David Icke. Ultimamente questo  autore è considerato piuttosto controverso negli ambienti "cospirazionisti"...  In ogni caso credo che quanto segue sia qualcosa di piuttosto chiaro e a mio avviso pienamente condivisibile:


Piantare la tenda

Quando arriviamo in questo "mondo" di cinque sensi, iniziamo il viaggio dell'esperienza. Mi piace paragonarlo a una persona che trasporta una tenda in uno zaino e percorre una strada alla ricerca di un posto dove piantarla, dove stabilirsi in tranquillità. A seconda del luogo che scegliamo vedremo il mondo in modo diverso, poiché quella sarà la prospettiva da cui osserveremo le persone e gli eventi. Ecco alcune tipologie di "campo":

Campo base: la maggior parte della gente non sceglie di camminare a lungo. Fa giusto qualche passo e poi pianta i paletti, accettando ciò che i media le dicono e ritenendo di essere impotente e ordinaria o di sapere ciò che le serve sapere (stessa cosa). Questa gente è contenta di essere trascinata lungo il fiume della vita da "norme" precise e da "pensieri" condizionati. In questa categoria rientrano gli atei e i fanatici religiosi, quelli che credono che non via sia nulla al di fuori di questo mondo e quelli che pensano che facendo tutto quello che la religione gli dice di fare potranno guadagnarsi un posto in paradiso. Queste persone le chiamo i "campeggiatori della base", e rappresentano la stragrande maggioranza del genere umano.

Il campo radicale: altri si spingono un po' più avanti finché non trovano un posto accettabile. Si tratta dei "campeggiatori radicali", coloro che si sono resi conto che c'è qualcosa di più oltre a ciò che ci viene detto. Possono essere "verdi" e "ambientalisti" o persone che si oppongono al commercio di armi,

venerdì 27 maggio 2011

L'ERRORE, fuori, dentro, intorno e anche di più...

9 commenti
N.b. è importante leggere tutto il testo per poter capire appieno il messaggio che rimane comunque un messaggio difficile da comunicare in modo chiaro: almeno per me!




Introduzione

Sono sempre stato dell'idea che quello che io chiamo visione globale sia un qualcosa da raggiungere in modo autonomo, in modo progressivo sulla base delle proprie esperienze di vita, accostando pezzo su pezzo fino a ricostruire il puzzle che rende palesi i collegamenti presenti tra cose all'apparenza scollegate.


Quella che chiamo Visione Globale non è mai stata per me un qualcosa che si possa trasmettere attraverso un articolo o un libro, ma qualcosa di personale, da raggiungere autonomamente.

Nonostante ciò mi rendo conto che tante parole vengono buttate al vento, che la maggioranza delle persone stenta ad allargare la propria visione, a vedere quei collegamenti che renderebbero molto più facile la comprensione di ogni articolo presente su questo blog.
Per questo voglio oggi rendere la cosa il più chiara possibile, voglio costruire il puzzle insieme a voi, in modo da evidenziare il più possibile quei collegamenti che possono cambiare il modo di vedere ogni cosa, che possono fornire un nuovo punto di vista molto più allargato.

Non farò questo elencando una caterba di informazioni interconnettendole tra loro per creare così una informazione definitiva... Quello che farò sarà tentare di unire, di dare un senso a ciò che a prima vista non ha senso, il mio scopo oggi è quello di farti capire come le pringless possano essere collegate all'undici settembre o alle scie chimiche o a qualunque cosa definita complottista.
Quello che cercherò di fare è un qualcosa che non so se sarò in grado di fare, non so se potrai capirmi, io cercherò di essere il più chiaro possibile, esistono tanti modi per dire la stessa cosa, oggi ne scelgo uno, se non sarà quello giusto ne proverò un altro... Ti chiedo solo di impegnarti e provare a capire, valutando ogni singola riga e ragionando con una mente il più possibile libera da pregiudizi: come diceva Einstein "La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre!".

Cominciamo allora il nostro viaggio, solo un'ultima avvertenza: se ben capito quanto stai per leggere può demolire le tue sicurezze e farti quindi trovare in uno stato in cui apparentemente non sai cosa fare, non sai più come muoverti: proprio questa "controindicazione" è la base per cui molte persone rifiutano di capire quanto segue, rifiuto che avviene in modo del tutto inconscio, facciamo molta fatica ad abbandonare le nostre sicurezze senza la certezza immediata di ottenerne subito delle nuove: abbiamo paura!
Bene detto questo ti anticipo che affrontando quella paura potrai vedere il mondo con occhi nuovi e questo, nonostante ciò che ti potrà apparire all'inizio, non potrà che migliorare la tua vita!

Se sei quindi pronto a ragionare, ad aprire la tua mente, ad affrontare la paura di perdere le tue sicurezze, allora possiamo partire!
Sarà un viaggio lungo... Porta con te dei viveri... ( magari non le pringles :-) )

martedì 24 maggio 2011

Prosciutto sugli occhi, mortadella e zucchine...

27 commenti
Oggi pomeriggio avevo preparato un lungo articolo che avevo intenzione di postare questa sera, l'articolo avrebbe parlato di visione globale, di cosa è per me, di come si possano collegare eventi e cose che non hanno apparentemente niente in comune, di come guardare al mondo con una consapevolezza diversa, che vada molto al di là di mere questioni materiali...

Poi ho acceso il pc, mi sono collegato a internet e nel giro di pochi minuti ho letto un sacco di cose che mi hanno fatto cadere le braccia, che mi hanno fatto capire che il post che avevo preparato non sarebbe servito a niente..

Ecco quello che ho visto:

E poi:

http://complottismo.blogspot.com/2010/01/alla-mia-mamma.html

http://complottismo.blogspot.com/search?updated-max=2011-05-12T05%3A44%3A00%2B02%3A00&max-results=1


E ancora  

da https://www.facebook.com/pages/LO-SAI/223254021018548

                                                   
e ancora



e di nuovo 

e tante altre cose tutte simili,
tutte evidenza di due fazioni contrapposte pronte a ridicolizzarsi l'un l'altra: i complottisti e i negazionisti. 
Già, perchè se non ci si affibbia una etichetta non si dorme bene...
Dico solo questo: se siamo vicini a una persona cieca iniziamo a prenderla in giro per la sua menomazione o la aiutiamo come meglio possiamo? Da ambo le parti non si vede che capacità di denigrare e ridicolizzare la parte opposta...

giovedì 19 maggio 2011

Condividere informazioni e pensieri... Ovvero: il magico mondo di internet

5 commenti
E' da un po' di tempo che rompo i coglioni in giro per facebook lamentandomi, ovunque e in tutte le salse, dell'improprio e scarso uso che, a mio modesto avviso, se ne fa.
Ora è arrivato il momento di motivare per bene tali mie perplessità.


Dunque...che cos'è internet?
Che cosa rappresenta per noi, che cosa ci ha permesso di fare rispetto a vari anni fa, prima del suo avvento?

Per me, internet significa soprattutto possibilità di accesso a dati e informazioni.
Che tipo di dati e informazioni?
Informazioni vive, in movimento, che si interlacciano fra di loro arricchendosi a vicenda pur proveniendo da fonti diverse, talvolta contraddicendosi l'un l'altra. Informazioni che cambiano, che si evolvono in tempo reale. Informazioni che derivano sia da fonti "ufficiali" che dal sapere e dalle opinioni delle persone comuni, come noi.
Internet è amatoriale e professiolnale, ufficiale e ufficioso al tempo stesso: immenso calderone in cui si mescolano allegramente il vero con il falso e il "non del tutto vero" con il "non del tutto falso", il sì con il no e con il nì.

Ricordo quando andavo a scuola (internet l'ho scoperto solo negli ultimi anni delle superiori) e dovevo cercare informazioni per completare ed abbellire una qualche relazione scolastica, e gli unici luoghi in cui andare a barcamenarsi per trovare questi preziosi dati erano le austere biblioteche e le pompose enciclopedie. A casa ho sempre avuto tantissime enciclopedie,

martedì 17 maggio 2011

Farsi la barba o uccidere... Che differenza c'è?

9 commenti
Vi racconto qui due brevi storie:

  • Giovanni, Italiano di 43 anni ha un mutuo da pagare. Giovanni non ha un lavoro, non sà come fare a tirare avanti. Un giorno decide di rapinare una gioielleria, entra, uccide a sangue freddo i due proprietari e ruba tutto quello che può. Ora Giovanni potrà pagare il suo mutuo per almeno un anno...

  • Marco, Italiano di 42 anni ha un mutuo da pagare. Marco è un operaio di una grossa ditta del nord Italia che lavora per Finmeccanica, si alza ogni giorno alle 7 di mattina e lavora 10 ore per poter pagare il suo mutuo. Costruisce mitragliatrici per elicotteri. Marco è sicuro di riuscire a pagare il suo mutuo se non perderà il suo lavoro...

Apparentemente Marco e Giovanni sono due persone molto diverse: uno uccide altri esseri umani per migliorare la sua condizione l'altro no: Marco è un lavoratore, Marco è una persona rispettata, Giovanni invece è braccato e appena lo scopriranno verrà rinchiuso e tutti lo denigreranno, tutti lo chiameranno assassino.

Ma Marco e Giovanni hanno molte più cose in comune di quanto la nostra società ci abbia insegnato a vedere...
Marco ogni giorno costruisce pezzi che serviranno per uccidere altri esseri umani: certo Marco non ha mai ucciso nessuno... Ma ha collaborato alla uccisione di molte persone.

Eppure Marco è considerato una brava persona, è stimato perchè lavora per pagarsi il mutuo al contrario di Giovanni che ha cercato la via più facile...

Per tutti Marco non stà facendo niente di male: d'altra parte se non li costruisse lui quei pezzi li costruirebbe qualcun altro... E poi bisogna lavorare e oggi è difficile trovare un lavoro... Meglio tenersi stretti quello che si ha: certo non è la cosa più bella del mondo costruire armi, ma Marco deve pagare il mutuo, fà bene a lavorare!

Se Marco smettesse di lavorare in quel posto si ritroverebbe con dei grossi problemi da risolvere, la via più facile è quella di tenersi stretto il posto...

venerdì 13 maggio 2011

Perché le mangi? Dialogo reale su Facebook

6 commenti
Voglio condividere qui un piccolo dialogo che ho avuto con un mio amico attraverso Facebook, credo sia piuttosto significativo...

Tutto è cominciato quando lui ha scritto:

- che buone le pringles!!!!

e io ho commentato:

- Hm... Mi dispiace rovinarti la festa ma devo, è per il tuo bene... Prova a girare il tubetto, cerca quella lista che nessuno legge chiamata "ingredienti" scoprirai che tra le altre schifezze di cui non voglio parlare figura anche il glutammato... Leggi qui http://www.laleva.org/it/2007/06/intervista_al_dottor_russel_blaylock_su_aspartame_e_glutammato.html e qui http://www.laleva.org/it/2008/01/glutammato_il_gusto_che_uccide.html

Questo è ciò che fà il glutammato... e nessuno ce lo viene a dire... E spesso quelli che ce lo vengono a dire vengono presi come dei paranoici... Quelle patatine esistono per il mero guadagno di alcune multinazionali in barba alla nosra salute, che se peggiora è meglio perchè così possono spremerci per benino costringendoci ad assumere farmaci che non funzionano e che ci tengono in uno stato di malattia permanente in modo da essere trasfrmati definitivamente da uomini a macchinette sputasoldi a favore delle multinazionali del farmaco e dell'alimentazione...
Buon appetito! :)

- grazie per le notizie,cmq sapevo già ste cose e cioè che sono schifezze. :) 

- Scusa, solo per un mero interesse statistico, perchè le mangi se veramente sai cosa contengono? 

martedì 10 maggio 2011

Il gioco del passaparola. Il ristorante in centro e l'idrante di cemento...

0 commenti
Avete mai giocato da piccoli al gioco del passaparola? Consisteva nel mettersi seduti in fila uno accanto all'altro, il primo inventava una parola o una frase e la diceva nell'orecchio del suo vicino, il quale la ripeteva all'orecchio del suo vicino e così via fino in fondo alla fila, l'ultimo diceva la frase ad alta voce, la quale nella maggioranza dei casi non corrispondeva con quella iniziale. Ricordo che alle scuole elementari la nostra maestra ce lo faceva fare spesso e i risultati erano spesso esilaranti: una frase iniziale del tipo "siamo andati al ristorante in centro" poteva diventare "siamo stati all'idrante in cemento" e questo si verificava puntualmente anche se eravamo una classe di soli dieci bambini...

L'informazione partiva in un modo, poi attraverso il passaparola evolveva e assumeva un significato completamente diverso, era sempre una sorpresa scoprire quale era la frase vera, la frase iniziale: visto da fuori questo procedimento risultava sicuramente comico, immaginate poi se il bambino in fondo alla fila non avesse avuto la possibilità di parlare con i primi: sarebbe rimasto convinto che loro volessero comunicargli che erano stati dall'idrante di cemento e quindi avrebbe anche potuto considerarli stupidi in quanto non esiste nessun idrante in cemento... Mentre in realtà loro volevano comunicare che erano stati al ristorante in centro...

Questo era solo un gioco per bambini, ma nella nostra realtà di ogni giorno le cose non vanno molto diversamente, ciò che conoscevano i primi uomini è giunto a noi attraverso il passaparola e

giovedì 5 maggio 2011

Il filo sottile che non vedi

0 commenti
C'è un filo sottile che divide la consapevolezza dalla inconsapevolezza...


C'è un filo sottile che divide l'azione dalla non-azione...


C'è un filo sottile che divide ciò che siamo da ciò che crediamo di essere

E' un filo sottile, ma non per questo è facile da spezzare,


E' un filo sottile e per questo è difficile da vedere

E' difficile per ognuno di noi vedere al di là della nostra inconsapevolezza, è difficile percepire la possibilità che esista qualcos'altro oltre a quello che conosciamo.

E' difficile vedere quando è giunto il momento di agire, di smettere di essere succubi.

E' difficile vedere quello che siamo al di là di quello che crediamo di essere.

E' un filo sottile, è difficile da vedere e anche quando ci sembra di averlo visto, di controllarlo egli ci sfugge, e così crediamo di essere consapevoli, crediamo di star agendo, crediamo di sapere cosa siamo e questo ci limita, questo fà si che perdiamo di vista quel filo sottile e ci convinciamo di essere arrivati, di aver già fatto tutto quello che era possibile...
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